Il nome della rosa è un film tratto dall'omonimo romanzo di Umberto Eco, scritto nel 1980.
Il film è ambientato nel 1327 nell'Italia settentrionale, più precisamente in un'abazia. Il protagonista è un giovane noviziato, chiamato Adso da Melk.

Nel monastero dovrà svolgersi un importante concilio francescano, a cui dovrà prendere parte il frate Gulielmo da Baskeville, che giunge da una lontana abazia. L'abate, conoscendo il passato da inquisitore di Gulielmo, decide di affidare a lui i casi di omicidio. Infatti i residenti del monastero, credono che dietro agli omicidi ci sia la mano del diavolo: le dita e le lingue delle vittime sono infatti intrise di nero. Questi accadimenti vengono inoltre visti come presagi dell'apocalisse. Gulielmo però non è convinto di ciò: sostiene infatti che l'assassino si trovi all'interno dell'abazia. Vengono così accusati una ragazza, un monaco mentalmente ritardato e Fra Remigio, un ex dulciano.
Gulielmo e Adso, dopo mesi di ricerche, giungono quasi alla verità, ma un grande incendio, scoppiato nel monastero, li costringe a fuggire, lasciando la verità nascosta.
Questo romanzo è incentrato sulla ricerca della verità, che ad un certo punto tocca solo superficialmente gli omicidi, intersecandosi con le vite dei monaci. La ricerca della verità diventa quindi una ricerca interiore.
Nessun commento:
Posta un commento