domenica 4 marzo 2018


                                                                           SOCRATE

Socrate era figlio di uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Tra il 431 e il 404 prende parte alla guerra del Peloponneso mostrandosi valoroso. Dal 406 al 405, vince conto alcuni strateghi, sul piano politico. Successivamente contravviene all’ordine arrestare Leonte di Salamina. Fu il restauro del governo a condannare Socrate a morte con l’accusa di corruzione dei giovani e per mancato rispetto degli dei: lui voleva trovare un demone interiore, cioè la conoscenza. Affermava inoltre che per far parte alle cariche politiche erano necessarie competenze specifiche.

Del suo processo abbiamo testimonianze dall’Apologia di Socrate, scritta dal suo allievo Platone: è a lui che dobbiamo le maggiori testimonianze del pensiero socratico. Socrate infatti non volle mai scrivere nulla in quanto credeva che la filosofia nascesse dal confronto diretto.

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